LINEA B (Laurentina – Rebibbia)

La linea B è una delle quattro linee della metropolitana di Roma ed attraversa la città da nord a sud tra i capolinea di Laurentina e Rebibbia. Condivide gran parte del suo tracciato con la linea B1, spesso definita come una semplice diramazione.

Considerata come la prima metropolitana d’Italia, fu realizzata a cavallo tra il 1938 e il secondo dopoguerra col fine di collegare il centro storico col costruendo quartiere dell’Esposizione universale del 1942 (l’odierno EUR); fu inaugurata solennemente il 9 febbraio 1955 tra Termini e Laurentina, divenendo nota come Ferrovia dell’E42 o Ferrovia metropolitana. Dopo l’inaugurazione della linea A nel 1980 la linea assunse la lettera B e successivamente iniziarono i lavori per l’ammodernamento della tratta esistente oltre che per il prolungamento da Termini a Rebibbia, inaugurato nel 1990.

La linea è lunga 18,151 chilometri e conta 22 stazioni delle quali una di interscambio con la linea A (Termini) e tre di interscambio con la ferrovia Roma-Lido (EUR Magliana, Basilica San Paolo e Piramide/Porta San Paolo); la linea dispone anche di interscambi con le ferrovie nazionali presso Piramide/Roma Ostiense, Termini e Tiburtina. Tra Laurentina e Bologna utilizza lo stesso armamento anche la linea B1, che da Bologna prosegue con altre quattro fermate fino a Jonio.

INDICE

Storia

I primi progetti e l’inizio dei lavori

Progetti per un sistema di trasporto pubblico qualificabile come metropolitana a Roma iniziarono ad essere presentati sin dal 1881 ma si concretizzarono solo nel 1911 con l’approvazione del progetto per la realizzazione di quella che poi divenne la ferrovia Roma-Lido. Il progetto iniziale prevedeva infatti la realizzazione di una ferrovia metropolitana tra il Lido di Ostia e il centro di Roma con capolinea o a piazza Venezia o a piazza del Popolo. La costruzione della ferrovia fu ritardata dallo scoppio del primo conflitto mondiale e quindi i lavori iniziarono nel 1918 e si conclusero nel 1924; la tratta realizzata tuttavia si fermò alla stazione di Porta San Paolo, nel quartiere Ostiense, per cui rimase il problema del collegamento col centro storico e per questa ragione fu istituita una commissione governativa incaricata di proseguire gli studi sull’argomento.

Nel 1930 ad esempio fu stilato un primo progetto di ferrovie metropolitane che prevedeva la realizzazione di tre linee: la linea A (tra piazza Verbano e la stazione di Porta San Paolo della Roma-Lido, con diramazioni per Porta Pia e Sant’Agnese), la linea B (tra viale delle Belle Arti e la stazione di Porta San Paolo) e la linea C (tra viale delle Milizie e piazza dei Re di Roma).

È solo nel 1937 tuttavia, nell’ambito dei preparativi per l’Esposizione universale di Roma del 1942, che fu ultimato il progetto per una linea metropolitana di collegamento tra la stazione di Roma Termini, principale snodo del trasporto ferroviario di Roma e di tutta Italia, e il costruendo quartiere dell’E42 (l’attuale EUR) fino alla zona delle Tre Fontane. Il primo tratto, Magliana-Tre Fontane, fu appaltato nel 1938 alla Società Italiana per le Strade Ferrate del Mediterraneo mentre la tratta Termini-Magliana fu appaltata l’anno successivo. Diverse caratteristiche tecniche rendevano questa linea più simile ad una ferrovia in quanto era previsto l’inoltro sia dei treni della ferrovia Roma-Lido che di quelli delle Ferrovie dello Stato a cui si sarebbero aggiunti i convogli che avrebbero trasportato i capi di Stato e di governo, incluso il treno reale.

La realizzazione dell’opera fu interrotta con l’entrata dell’Italia nella seconda guerra mondiale nel 1940, che causò tra le altre cose la cancellazione dell’Esposizione universale del 1942; per allora, tuttavia, erano state completate le gallerie tra Termini e Piramide che durante il conflitto pare siano state utilizzate anche come rifugi antiaerei.

Nel settembre del 1941 l’ingegnere Vito Perrone, direttore dell’ufficio superiore per la metropolitana e le ferrovie foranee del Ministero dei trasporti, predispose un Piano regolatore della Metropolitana di Roma, che prevedeva per la costruenda linea di proseguire da Termini fino a Monte Sacro e da Laurentina/Tre Fontane fino alla Cecchignola, da dove sarebbe partita un’altra linea per la borgata dello Statuario.

L’inaugurazione e la successiva espansione

I lavori per la costruzione della linea ripresero nel 1948 e l’inaugurazione avvenne il 9 febbraio 1955 alla presenza del Presidente della Repubblica Luigi Einaudi e del cardinale vicario di Roma Clemente Micara, anche se il servizio fu aperto al pubblico a partire dal giorno successivo. All’inaugurazione la linea era in servizio tra Termini e Laurentina ed effettuava le seguenti fermate: Via Cavour (oggi Cavour), Colosseo, Circo Massimo, Piramide Cestia (oggi Piramide), Garbatella, San Paolo Basilica (oggi Basilica San Paolo), Magliana (oggi EUR Magliana e allora punto di smistamento tra metro e ferrovia Roma-Lido), EUR Marconi (oggi EUR Palasport) ed EUR Fermi; la tratta EUR Fermi-Laurentina era l’unico tratto a binario unico, poiché la stazione di Laurentina era in realtà impiegata perlopiù come scalo merci, tanto che spesso i treni terminavano la corsa ad EUR Fermi.

Inizialmente il successo fu modesto, visto che soprattutto l’ultimo tratto compreso tra Piramide e Laurentina era prevalentemente disabitato, tuttavia la presenza della metropolitana costituì un volano per lo sviluppo edilizio dell’area che era stata designata per l’Esposizione universale. La gestione della “Ferrovia metropolitana” fu affidata per conto del Ministero dei trasporti alla STEFER per una durata di tre anni dall’inizio dell’esercizio, poi prorogata di ulteriori dieci anni nel 1966 e di ulteriori cinque nel 1969.

Dopo la realizzazione della seconda linea della metropolitana tra piazza del Risorgimento e Cinecittà, inaugurata il 16 febbraio 1980, la linea fu riclassificata come linea B nonostante fosse la più anziana tra le due; si ritiene che questa scelta fosse stata dettata dalla minore popolarità di quest’ultima. La gestione di entrambe passò nel frattempo al consorzio regionale ACOTRAL, nel quale era confluita la STEFER nel 1976.

Dopo poco meno di trent’anni dall’inaugurazione si iniziò a pensare di prolungare la linea da Termini verso la periferia e di ristrutturare il tratto esistente per fargli assumere caratteristiche più consone ad una metropolitana. Nel 1984 il sindaco Giulio Carlo Argan presentò il progetto di Intermetro per il rifacimento della tratta esistente unitamente al prolungamento verso Rebibbia, la cui inaugurazione avvenne nel 1990 con l’aggiunta delle stazioni di: Castro Pretorio, Policlinico, Bologna, Tiburtina, Monti Tiburtini, Pietralata, Santa Maria del Soccorso e la stessa Rebibbia; sul nuovo tracciato erano presenti anche le stazioni di Quintiliani, che fu inaugurata solo nel 2003 poiché il circostante sistema direzionale (SDO), che vi sarebbe dovuto sorgere, non fu mai portato a compimento lasciando la stazione in una zona praticamente disabitata, e Ponte Mammolo, inaugurata solo nel 1995 dopo il completamento delle opere viarie di collegamento. Sul tratto esistente invece furono completamente ristrutturate le stazioni di Laurentina ed EUR Magliana, mentre la stazione di Garbatella fu spostata di qualche decina di metri da piazza Giancarlo Vallauri verso Piramide; nel 1994 fu inoltre inaugurata la fermata Marconi e contestualmente EUR Marconi fu ribattezzata in EUR Palasport. Il design delle nuove stazioni fu curato dallo Studio Transit, che vi lavorò dal 1977 in poi.

Immagine: ripresa aerea della fermata di Garbatella post-restauro del 1990; in lontananza sulla sinistra è possibile notare la posizione originaria della stazione.

(Foto di @StudioTransit pubblicata su studiotransit.com)

Dagli anni 2000: progetti e stagnazione

Dopo l’inaugurazione del prolungamento a Rebibbia nel 1990 vi furono pochi cambiamenti per la prima metropolitana della città. Nel 2000, nell’ambito della riforma della gestione del trasporto pubblico a Roma e nel Lazio, la gestione della metropolitana, unitamente a quella delle ferrovie Roma-Civita Castellana-Viterbo, Roma-Lido e Roma-Pantano, passò a Metroferro (divenuta poi Met.Ro.), azienda scissa dal vecchio consorzio ACOTRAL e controllata direttamente dal comune di Roma. Già nel 1999 il comune e il Ministero dei trasporti finanziarono una gara per il rinnovo del materiale rotabile vinta dalla spagnola CAF, che a partire dal 2005 consegnerà le motrici MA300, inizialmente impiegate sulla sola linea A ma poi dirottate dal 2007 anche su linea B e Roma-Lido.

Sebbene già presenti in diversi progetti per l’espansione della rete metropolitana, è in questo periodo che prendono corpo i prolungamenti Bologna-Conca d’Oro, Rebibbia-Casal Monastero e Laurentina-Trigoria: per quanto riguarda il primo i lavori sono iniziati nel 2005 e si sono conclusi nel 2012 con l’inaugurazione della linea B1 (per la quale è in programma un prolungamento a Bufalotta); per quanto riguarda il secondo, nonostante nel 2011 sia stata affidata la concessione per la progettazione esecutiva e la realizzazione ad un’ATI composta da Salini Impregilo, Vianini Lavori e Ansaldo STS, i lavori non sono mai iniziati per il sorgere di controversie in merito alle valorizzazioni immobiliari connesse con l’intervento; per quanto riguarda il terzo progetto invece si è optato per la sostituzione con due corridoi della mobilità filoviari: EUR-Tor de’ Cenci (mai realizzato) e Laurentina-Tor Pagnotta-Trigoria, inaugurato nel 2019.

Caratteristiche

Caratteristiche generali

Si tratta di una linea metropolitana con due capolinea: Laurentina, stazione situata tra via di Vigna Murata e via Laurentina in corrispondenza di uno snodo delle autolinee regionali Cotral (Q. XXXII Giuliano Dalmata), e Rebibbia, stazione situata in via Tiburtina all’altezza di via di Casal dei Pazzi (Q. XXIX Ponte Mammolo). È gestita da ATAC attraverso gli stabilimenti di Magliana Vecchia e Magliana Nuova.

È attiva tutti i giorni ed effettua le prima partenze alle 5:30 mentre effettua le ultime partenze alle 23:30 (1:30 nelle notti venerdì/sabato e sabato/domenica) da entrambi i capolinea. La frequenza tra una partenza e l’altra è di circa 10 minuti per cui l’attesa è di circa 3-4 minuti nella tratta comune con la B1 (Laurentina-Bologna) e 5-9 minuti nella tratta Bologna-Rebibbia.

Il percorso è lungo 18,151 chilometri e conta 22 stazioni. Effettua interscambio con la rete ferroviaria nazionale tre volte (presso Piramide, Termini e Tiburtina) ed altre tre volte con la ferrovia Roma-Lido (EUR Magliana, Basilica San Paolo e Piramide) mentre sempre presso Termini incrocia la linea A della metropolitana; inoltre tra Laurentina e Bologna tutte le fermate sono in comune con la linea B1

È interamente elettrificata in corrente continua (tensione di 1.500 V) ed è a doppio binario.

Fermate

FERMATE

La linea conta in totale 22 stazioni; di queste: una è di interscambio con la Metro A (Termini), tre sono di interscambio con la ferrovia Roma-Lido (EUR Magliana, Basilica San Paolo e Piramide/Roma Porta San Paolo) e altrettante sono di interscambio con le ferrovie regionali e nazionali Trenitalia (Piramide/Roma Ostiense, Termini e Tiburtina).

Tutte le stazioni sono collegate con linee bus urbane mentre presso Termini e Policlinico è possibile effettuare interscambio con la rete tranviaria; inoltre presso Laurentina, Tiburtina e Ponte Mammolo sono presenti tre snodi delle autolinee regionali Cotral mentre presso Tiburtina è presente l’autostazione Tibus per le autolinee interregionali.

Sei stazioni sono dotate di biglietterie a sportello (Laurentina, EUR Fermi, EUR Magliana, Piramide, Termini e Ponte Mammolo) mentre nove stazioni sono dotate di parcheggi di interscambio Metrebus (Laurentina, EUR Magliana, Marconi, Piramide, Tiburtina, Quintiliani, Santa Maria del Soccorso, Ponte Mammolo e Rebibbia) a cui si aggiungono altri parcheggi di dimensioni rilevanti presso EUR Palasport e Termini.

Parco mezzi

L’attuale parco mezzi si compone in larga parte di elettrotreni CAF MA300 e MB400 nonché di elettromotrici Breda MB100/300.

Fonti

FONTI
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