SCIOPERI

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In questa pagina sono indicati gli scioperi programmati riguardanti il trasporto pubblico locale in base a quanto pubblicato sull’apposito portale del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (MIT) al sito scioperi.mit.gov.it.

Gli scioperi indicati sono solo quelli che potrebbero riguardare il trasporto pubblico a Roma, in particolare ATAC, Cotral, Roma TPL e Trenitalia. Qualora la data sia evidenziata in blu basta cliccarci sopra per essere reindirizzati all’articolo riguardante le modalità di quello specifico sciopero.

ULTIMO AGGIORNAMENTO: 16:50 – 21/4/2024

DataDurataRilevanzaSindacatiNote
Venerdì 26 aprile4 oreNazionaleFAISA-CONFAILPersonale aziende TPL aderenti ad ASSTRA, ANAV ed AGENS
Mercoledì 1 maggio24 oreNazionale generaleUSI-CIT
Sabato 4-domenica 5 maggio24 ore
(21:00-21:00)
Nazionale ferroviarioCATPersonale dipendente aziende trasporto ferroviario passeggeri
Lunedì 6 maggio24 oreNazionaleUSB Lavoro PrivatoPersonale addetto al trasporto pubblico locale
Lunedì 6 maggio24 oreAziendaleUSB Lavoro PrivatoPersonale società Pomponi (pronto intervento guasti in linea bus ATAC)
Domenica 19-lunedì 20 maggio23 ore
(3:00-2:00)
Nazionale ferroviarioCUB Trasporti, SGB, USB Lavoro PrivatoPersonale dipendente aziende trasporto ferroviario

Aggiornamenti sui prossimi scioperi

FAQ generali

Cos’è uno sciopero?

Si tratta di uno strumento di protesta che prevede l’astensione collettiva dall’attività lavorativa con l’obiettivo di porre l’attenzione del proprio datore di lavoro, o delle pubbliche autorità competenti, su determinate tematiche attraverso la creazione di un danno economico/d’immagine al proprio datore di lavoro.

Chi indice uno sciopero?

Lo sciopero viene indetto da una o più organizzazioni sindacali e può essere a livello locale, aziendale o nazionale così come può essere generale o settoriale/di categoria.

Quali effetti ha uno lo sciopero?

Lo sciopero può provocare possibili cancellazioni di corse, sospensioni del servizio e chiusure sull’intera rete di trasporto pubblico dei gestori coinvolti.

NB: è saggio accertarsi se il proprio gestore venga coinvolto o meno ogni qual volta venga indetto uno sciopero attraverso canali ufficiali (ad es. sito web ufficiale o canali social).

Quanto tempo dura uno sciopero?

Gli scioperi possono avere durata variabile; normalmente possono essere indetti con durate di: 4, 8 o 24 ore.

Da tenere a mente, soprattutto per gli scioperi di 24 ore, che a livello regionale sono in vigore delle fasce di garanzia (da inizio servizio alle 8:30 e dalle 17:00 alle 20:00 circa) all’interno delle quali il servizio deve essere regolare (anche se sono possibili ripercussioni nei momenti immediatamente successivi all’inizio delle fasce di garanzia) così come per quanto riguarda il trasporto ferroviario vi sono alcuni treni, sia a livello nazionale che regionale, che sono da intendersi come garantiti.

Quando c’è sciopero è possibile utilizzare i mezzi?

Sì, anche se si consiglia di evitare gli spostamenti non essenziali in generale e si consiglia di viaggiare soprattutto durante le fasce di garanzia.

È possibile fare previsioni sull’adesione e sulle ripercussioni dello sciopero?

No, l’eventuale adesione viene comunicata all’ultimo momento, poiché l’obiettivo dello sciopero è comunque quello di arrecare il maggior danno all’azienda e alle pubbliche autorità; in ogni caso le aziende coinvolte diffondono normalmente aggiornamenti sulle conseguenze che l’adesione del personale provocherà sulla rete di trasporto pubblico a ridosso dell’inizio dell’agitazione.

Perché sempre di venerdì?

Sebbene gli scioperi vengano indetti anche in giornate diverse dal venerdì, quest’ultimo viene considerato il giorno di maggiore impatto per il settore dei trasporti poiché, trovandosi a ridosso del weekend, vengono effettuati anche tutti quegli spostamenti “extra” di studenti e lavoratori fuori sede che fanno rientro.

Si fa notare che nel settore dei trasporti si lavora anche di sabato (che è considerato quasi al pari di un qualsiasi giorno feriale infrasettimanale) e domenica, per cui la creazione del cosiddetto “weekend lungo” è piuttosto difficile.

Chi sciopera che conseguenze subisce?

Essendo lo sciopero un diritto tutelato dalla Costituzione (art. 40) e disciplinato dalla normativa chi vi prende parte non può subire conseguenze disciplinari di alcun tipo, a meno che l’astensione dal lavoro non venga effettuate in modalità non conformi a quanto disposto dalla normativa vigente (ad es. per i cosiddetti “scioperi bianchi”).

Naturalmente chi decide di esercitare questo diritto non solo perde diritto alla retribuzione diretta corrispondente al periodo di astensione dal lavoro ma può subire ripercussioni nel lungo periodo anche per quanto riguarda la retribuzione differita, ossia quella parte della retribuzione maturata nel tempo e percepita dopo il termine del lavoro (ad es. tredicesima, quattordicesima e TFR).

Quali sono le fonti normative in materia di sciopero?

Per quanto riguarda lo sciopero nei settori dei servizi pubblici essenziali le principali fonti normative sono: la legge 12 giugno 1990, n. 146 e la legge 11 aprile 2000, n. 83 a cui si aggiunge per il settore dei trasporti la Regolamentazione provvisoria delle prestazioni indispensabili da garantire in occasione di sciopero stilata dalla Commissione di garanzia dell’attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali (CGSSE) in accordo con le associazioni datoriali ASSTRA, ANAV e AGENS e coi sindacati FILT CGIL, FIT CISL Reti, Uiltrasporti ed UGL FNA.

Avrei qualche altra domanda…

Utilizza il box dei commenti qua sotto (ricordando di lasciare un indirizzo e-mail se possibile) e non ti preoccupare, non esistono domande sciocche o scontate.

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