AGGIORNAMENTO – Venerdì 15 dicembre torna lo sciopero nazionale

Per venerdì 15 dicembre è previsto lo svolgimento di un ulteriore sciopero nazionale di durata ridotta a 4 ore.

Venerdì 15 dicembre è previsto lo svolgimento degli scioperi nazionali di 24 ore indetti dai sindacati SGB, CUB Trasporti, COBAS Lavoro Privato, ADL COBAS, USB Lavoro Privato e ORSA inizialmente previsti per lunedì 27 novembre; AGGIORNAMENTO: mercoledì 13 dicembre il Ministero dei trasporti ha confermato la precettazione dello sciopero, che durerà quindi solo 4 ore. A Roma lo sciopero coinvolgerà sia ATAC, Cotral e Roma TPL, mentre al momento non è stato confermato il coinvolgimento di Trenitalia.

Si segnala che il sindacato USB Lavoro Privato ha annunciato di voler comunque scioperare per 24 ore, seguendo presumibilmente le fasce di garanzia normalme previste (da inizio servizio alle 8:30 e dalle 17:00 alle 20:00), per cui potrebbero essere possibili disagi anche nella notte 14/15 dicembre per le linee notturne, tra le 8:30 e le 17:00 oltre che dalle 20:00 a fine servizio.

INDICE

Dettagli

Il servizio sull’intera rete di trasporto pubblico romano gestita da ATAC, Cotral e Roma TPL (linee bus anche quelle in sub-affidamento, ferrovie Roma-Centocelle, Roma-Civita Castellana-Viterbo e Roma-Lido, filobus, metropolitana e tram) sarà A RISCHIO dalle 9:00 alle 12:59; in queste fasce orarie saranno quindi possibili cancellazioni di corse, interruzioni di servizio e chiusure di stazioni sull’intere rete. Inoltre, per quanto riguarda le stazioni metroferroviarie che rimarranno eventualmente aperte, non si garantisce il funzionamento di ascensori, montascale e scale mobili. Saranno possibili disagi, nelle stesse fasce orarie, anche per le biglietterie fisiche ma non per i parcheggi di interscambio e per i servizi di acquisto dei biglietti online. Si ricorda che le aziende non possono fare previsioni sull’eventuale adesione allo sciopero fino all’ultimo momento.

Il servizio sarà REGOLARE durante il resto della giornata, ossia da inizio servizio alle 8:59 e dalle 13:00 in poi; tutte le partenze effettuate entro le 8:59 devono essere regolarmente portate a termine. Gli effetti dello sciopero potranno comunque essere percepiti anche nei momenti immediatamente successivi al ripristino del servizio.

Motivazioni

Per quanto riguarda lo sciopero indetto da USB Lavoro Privato, a cui ha aderito anche il sindacato ORSA, le motivazioni sono:

  • libero esercizio del diritto di scioperi nei servizi pubblici essenziali;
  • superamento dei penalizzanti salari d’ingresso garantendo l’applicazione contrattuale di primo e secondo livello ai neo-assunti;
  • necessità di modificare l’ossessionante e vizioso criterio che, inneggiando al risparmio, vede brucare fior di soldi pubblici attraverso appalti e sub-appalti ad aziende che offrono servizi di scarsa qualità e lavoro sottopagato;
  • sicurezza dei lavoratori e del servizio, introduzione del reato di omicidio sul lavoro;
  • salario minimo per legge a 10 euro l’ora contro la pratica dei contratti atipici e del precariato;
  • nuova legge sulla rappresentanza che superi il monopolio costruito sulle complicità tra organizzazioni sindacali e associazioni datoriali di categoria;
  • blocco delle spese militari e dell’invio di armi in Ucraina nonché maggiori investimenti economici per tutti i servizi pubblici essenziali.

Le motivazioni per lo sciopero indetto da SGB, CUB Trasporti, COBAS Lavoro Privato e ADL COBAS sono:

  • aumento salariale di 300 euro;
  • riduzione dell’orario di lavoro da 39 a 35 ore settimanali a parità di salario e riduzione del periodo di guida e del nastro lavorativo per gli autisti;
  • adeguamento delle tutele sulla sicurezza e salute nei luoghi di lavoro anche per gli utenti del servizio di trasporto pubblico;
  • blocco delle privatizzazioni e delle relative gare di appalto per il settore del trasporto pubblico locale.

FAQ

Cos’è uno sciopero?

Si tratta di uno strumento di protesta che prevede l’astensione collettiva dall’attività lavorativa con l’obiettivo di porre l’attenzione del proprio datore di lavoro, o delle pubbliche autorità competenti, su determinate tematiche attraverso la creazione di un danno economico/d’immagine al proprio datore di lavoro.

Chi indice uno sciopero?

Lo sciopero viene indetto da una o più organizzazioni sindacali e può essere a livello locale, aziendale o nazionale così come può essere generale o settoriale/di categoria.

Quali effetti ha uno lo sciopero?

Lo sciopero può provocare possibili cancellazioni di corse, sospensioni del servizio e chiusure sull’intera rete di trasporto pubblico dei gestori coinvolti.

NB: è saggio accertarsi se il proprio gestore venga coinvolto o meno ogni qual volta venga indetto uno sciopero attraverso canali ufficiali (ad es. sito web ufficiale o canali social).

Quanto tempo durerà lo sciopero?

Lo sciopero durerà quattro ore, dalle 9:00 alle 12:59.

Quando c’è sciopero è possibile utilizzare i mezzi?

Sì, anche se si consiglia di evitare gli spostamenti non essenziali in generale e si consiglia di viaggiare soprattutto durante le fasce di garanzia.

È possibile fare previsioni sull’adesione e sulle ripercussioni dello sciopero?

No, l’eventuale adesione viene comunicata all’ultimo momento, poiché l’obiettivo dello sciopero è comunque quello di arrecare il maggior danno all’azienda e alle pubbliche autorità; in ogni caso le aziende coinvolte diffondono normalmente aggiornamenti sulle conseguenze che l’adesione del personale provocherà sulla rete di trasporto pubblico a ridosso dell’inizio dell’agitazione.

Perché di venerdì?

Il venerdì viene considerato il giorno di maggiore impatto per il settore dei trasporti poiché, trovandosi a ridosso del weekend, vengono effettuati anche tutti quegli spostamenti “extra” di studenti e lavoratori fuori sede che fanno rientro.

Si fa notare che nel settore dei trasporti si lavora anche di sabato (che è considerato quasi al pari di un qualsiasi giorno feriale infrasettimanale) e domenica, per cui la creazione del cosiddetto “weekend lungo” è piuttosto difficile.

Chi sciopera che conseguenze subisce?

Essendo lo sciopero un diritto tutelato dalla Costituzione (art. 40) e disciplinato dalla normativa chi vi prende parte non può subire conseguenze disciplinari di alcun tipo, a meno che l’astensione dal lavoro non venga effettuate in modalità non conformi a quanto disposto dalla normativa vigente (ad es. per i cosiddetti “scioperi bianchi”).

Naturalmente chi decide di esercitare questo diritto non solo perde diritto alla retribuzione diretta corrispondente al periodo di astensione dal lavoro ma può subire ripercussioni nel lungo periodo anche per quanto riguarda la retribuzione differita, ossia quella parte della retribuzione maturata nel tempo e percepita dopo il termine del lavoro (ad es. tredicesima, quattordicesima e TFR).

Avrei qualche altra domanda…

Utilizza il box dei commenti qua sotto (ricordando di lasciare un indirizzo e-mail se possibile) e non ti preoccupare, non esistono domande sciocche o scontate.

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